Risultato finale 3-0 (Mourad, Mautone Francesco, Supino Angelo)
Voto alla squadra 9: ho rivisto il vecchio Pisciotta, quello che l’anno scorso ci faceva godere e sussultare il cuore ogni weekend. Scampoli di gioco spumeggiante e grinta in dosi industriali.
Il carattere lo avevo già osservato lo scorso turno, laddove i biancoverdi nel pantano di Celle sconfissero la sfortuna. Stavolta c’è tanto, tanto altro oltre la grinta.
Ho goduto si, ho goduto a osservare le trame pisciottane, opposte ad un’altra squadra che fa del bel gioco il suo marchio distintivo (agli amici della ASD Virtus Buxentum vanno i miei personali complimenti per la loro bellissima realtà).
La zona playoff ora è realtà, è lì a pochi centimetri. Pensare che fino a qualche settimana fa appariva come una chimera. Mai mollare nel calcio, filosofia che bisogna riportare anche nella vita.
Complimenti ai ragazzi.
Cappuccio Giuliano 7: pulizia di tocco nell’impostazione del gioco e perfezione nell’ ordinaria amministrazione. Riesce finalmente a festeggiare un cleen sheet. Lo voleva fortemente. Si piega un paio di volte per respingere qualche buona intenzione degli avversari, ma per il resto è un piacere vederlo nelle cose che per lui sono normali, ma che per altri sarebbero impossibili. Sicurezza, esperienza, leadership. Benji Price, se ce n’è uno.
Rasera Agostino 7,5: il suo errore in impostazione nel finale fa specie e sapete perché? Perché per il resto è perfetto. Rappresenta, scorrazzante e ciondolante, tutto quello che un terzino deve essere. Nulla da contestare se sul manuale del calcio, sotto il termine poch’anzi citato, ci sarà la sua foto da oggi in poi. Primo tempo di difesa strenua e sostanza ai massimi termini. Nel secondo tempo, mantenendo la sua condotta di gara sensazionale dietro, si spinge anche in avanti con costrutto. Una roccia.
Cutrì Vito 8: cari centrali difensivi giovanissimi che iniziate la vostra carriera: sedetevi che vi racconto una storia. Vi narro di un uomo che in una giornata soleggiata di metà febbraio decise di non sbagliare neanche un intervento, di difendere il fortino con tutte le parti del proprio corpo, con tutto se stesso. Un uomo che sbrigate ormai le formalità difensive e facendolo come meglio non si poteva, decise di spingersi anche in avanti (in contropiede!) in cerca di fortuna. Stampatevi bene in mente la sua foto e fate tesoro di questa prestazione sublime. Professore.
Supino Angelo 8,5: il suo passaggio nel ruolo di difensore centrale è stata una delle intuizioni migliori da me personalmente viste in questi anni di football. Sembra nato per quel ruolo. Pare fatto e finito per essere la chioma bionda migliore della categoria e anche oltre. Quando manca un appoggio i compagni lo cercano. Lui scansiona il campo e poi sfrutta il suo sinistro delicato. Laddove c’è un buco da coprire, ci pensa lui. Anticipi? Ovvio. Interventi salvifici? Certamente, in quantità industriali. Cosa manca a prestazioni del genere? Un goal ovviamente, seppur di difensore si tratta. Ops. Mi dicono dalla regìa (che poi sono me medesimo) che ha fatto anche quello. Punizione al veleno, a metà tra tiro e cross, e palla in fondo al sacco. Magnifico.
Petrone Antonio 7,5: ormai stupirsi del buon “Petrella” è esercizio che lascia il tempo che trova. Ha accelerato il suo processo di crescita qualche mese fa e non si ferma più. Sembra un terzino navigato in ogni cosa che fa, che sia un intervento o una sgroppata palla al piede. È un piacere vederlo agitarsi con le sue gambette sottili, a fare sempre la cosa giusta (tranne qualche fisiologica eccezione). Titolarità impressa nel marmo ormai per lui, che può sfoggiare la sua duttilità dietro ma anche all’occorrenza più avanti. Talento.
Cutrì Roberto 8: scardina palloni che è una bellezza dal minuto 1 fino al minuto 90 più recupero. La mediana a due deve ancora essere assimilata da un punto di vista di squadra, ma non è un problema suo perché lui sa sempre cosa fare. Spezza e imposta, sventaglia e rifinisce, fatica e si sacrifica per i compagni. Bellissimo vederlo nel finale allungarsi sul centro sinistra a ripartire in contropiede. Segno di condizione fisica ottima. Tenta la via del goal, ormai non è una novità, ma non è fortunato. Riferimento.
Mautone Valentino 7,5: la filosofia del codino che ha deciso di imbracciare da un paio di partite paga dividendi eccezionali in termini di resa. Non che ne avesse bisogno il buon Mautone, che di prestazioni del genere ne ha sempre regalate in quantità industriali. In combutta con Cutrì, spezza sul nascere le iniziative avversarie, mette le gambe tra quelle avversarie, ripulisce palloni e possessi, assiste i compagni. Centrocampista completo. È un peccato che nel finale di gara, dopo aver costantemente gettato il cuore oltre l’ostacolo, debba uscire per infortunio. Sperando che non sia niente di grave ovviamente. È troppo importante per i biancoverdi. Eccellente.
Mourad Hassibou 8,5: nei tre dietro la punta dispone di libertà e la sfrutta, eccome se la sfrutta. Per natura tende ad arretrare sempre un passo per prendersi palloni e possessi, risultando utile, ma non si fa mancare per nulla la rifinitura. Sblocca il punteggio con un inserimento in area tipico e realizza il secondo goal di fila e quarto stagionale, che per un centrocampista è sempre un bel vedere. Nella ripresa svolge una prestazione ancora migliore del primo tempo, spaziando a tutto campo, portando su palloni e trascinandosi dietro avversari, sfiorando una doppietta che sarebbe stata fragorosa. Uno dei migliori in campo. Giocatore vero.
Caramuta Aniello 7,5: parte forte come sempre e dopo due minuti è già in area a pochi centimetri dal goal. La sua giocata tipica, stop di petto elegante e palla a terra, sta diventando sempre più una immagine da figurina Panini. Sinistra, destra, centro, per lui non fa differenza in termini di rendimento e sostanza. Quando decide che la sfera è in cassaforte non c’è verso per gli avversari. Qualcosina concede in termini di errori, ma fa parte della tipologia di calciatore: chi tenta sempre la giocata sbaglia più degli altri, ovvio. Sei sempre un bel vedere, Caramuta. Potente.
Fedullo Aniello 7: Junior, come lo chiamano affettuosamente i compagni, parte titolare per la seconda volta di fila ed è già una sentenza di Cassazione sulla sua crescita vertiginosa. Il giovanissimo talento pisciottano non ha remore a cercare la giocata, anche se perde un po’ di palloni più del dovuto. Peccato veniali di gioventù. L’emozione non è facile da governare. Cala un po’ di intensità nel corso del primo tempo, ma nel finale di frazione, passato a sinistra, si sacrifica ed effettua 2/3 giocate difensive preziose. Esce per motivi tattici nell’intervallo. Talentino.
Mautone Francesco 9: a lui va il mio personale premio di Man of the Match. Non potrebbe essere altrimenti, non si può dire il contrario. Da punta unica, coi 3 dietro a sostenerlo, dice di sentirsi solo a volte, ma cotanta bellissima presunta solitudine lo gasa a livelli stratosferici. Quando parte non si tiene, sterza in una frazione di secondo e ti siede. Gli avversari non riescono a venirne proprio a capo e hanno tutta la mia solidarietà. Solca il campo fino ad ottenere il bellissimo goal del 2-0: anticipo sul difensore, fuga verso la porta ed estremo difensore beffato con un tocco sotto delizioso. Sfiora la doppietta a più riprese, corre fino ad esaurimento totale. Fantasmagorico.
Subentrati:
Moustafa Diop 7: in campo nel finale per regalare respiro ai suoi compagni. Calato perfettamente nella parte, tiene su palloni preziosi e cerca la ripartenza. Utile.
Agresta Vincenzo 7: lo mettono prima punta e lui proprio non si vuole capacitare. Si convince ed entra in campo con voglia e grinta. Tiene su un paio di palloni, effettua una sponda di prima. Si sbatte insomma. In una occasione per poco non trova lo spazio per tirare, ma l’arbitro gli fischia fallo contro. Coraggioso.
Di Blasi Gaetano 7: entra e si piazza come sempre a destra. Quando i compagni pensano di aver perso il possesso negli ultimi minuti ecco che arriva lui e magicamente l’azione si trasforma da difensiva in offensiva. Corre e rincorre dando tutto quello che ha nel lasso di tempo in campo. La serietà fatta persona.
Cammarano Davide 7,5: entra e si posiziona a sinistra con licenza di offendere come se non ci fosse un domani. Praticamente cambia il volto della squadra che pur aveva fatto benissimo nel primo tempo. Scappa che è una bellezza, si allarga, si stringe, si incunea in area, tira, crossa. Magari a fine partita avrebbero potuto fargli lavare anche gli spogliatoi, tanto per gradire. Saetta.
Inverso Armando 7,5: lo premio perché il suo ingresso in campo è stato quasi commovente. Sostituire Valentino Mautone non è facile per nessuno, ma lui lo fa alla grande. Ho contato i palloni che ha recuperato in un lasso di tempo breve: 7. Una infinità considerando i minuti giocati. Trova il tempo anche per inserirsi in area e tirare in porta. Per quanto mi riguarda, un partitone il suo. Esempio.
Mister Lucia 8,5: che dire? La squadra col 4-2-3-1 gira benissimo ed ottiene la sua seconda affermazione di fila. Ha una miriade di uomini fuori e tanto perché continui a piovere sul bagnato anche Mautone Valentino esce per problema fisico. Non si scompone e con l’assistenza di capitan Cappuccio (8 in pagella per lui) e il nostro caro zio Elio Ruggieri (8 anche per lui con la chicca di una indicazione ottima nel primo tempo, che rimane tra noi) porta a termine una prestazione magnifica con anche i cambi giusti al momento giusto. Grande stratega.
Una menzione particolare per il dirigente Mautone Giovanni (voto 8 per lui), amico nella vita, che si spende e si spande per portare avanti questa realtà e anche perché, parliamoci chiaro, me lo ha richiesto insistentemente. Scherzi a parte, le figure dirigenziali spesso potrebbero passare in secondo piano, invece sono quelle fondamentali.
Un plauso a tutta la dirigenza e al cameraman di eccezione bomber Mautone Vito (7,5 per alcune défaillance comprensibili in fase di inquadratura). Grazie a lui abbiamo potuto sopperire alla mancanza del mio compagno di viaggio inestimabile Marco Mautone, assente per motivi personali.
I biancoverdi vincono e convincono. Adesso una meritata birretta per tutti.