ASD Pisciotta Calcio 2022 – Virtus Buxentum

3-1 (Mautone Vito 2, Di Blasi Gaetano)

Voto alla squadra 7,5: quando prendi gli avversari a pallonate per buona parte del tempo e costruisci almeno 10 palle goal pulite, un 3-1 può stare stretto, stretto assai. Poca concretezza ergo voto più basso, ma la squadra gioca un football di qualità, a tratti travolgente, sfruttando gli uomini forti nei ruoli giusti e alternando possesso e ripartenza. Prestazione gagliarda. 6 punti e si va avanti.

Mautone Matteo 6,5: assiste alla strepitosa prestazione del portiere avversario nel primo tempo e non deve neanche sporcarsi i guantoni. Nei meandri del Momi Giovine si odono solo i suoi richiami ai compagni. Nella ripresa la situazione cambia un po’. Un paio di parate tanto per tenersi in forma e un goal preso, sul quale onestamente è incolpevole. Due match, un goal preso. Direi che può essere soddisfatto.

Cutrí Vito 7: che terzino amici e insisto in questo: un terzino deve saper difendere bene e poi attaccare quando c’è bisogno. Ebbene lui svolge alla grande entrambe le mansioni non facendo passare neanche uno spiffero dalla sua parte e sostenendo l’azione offensiva della squadra. Indubbiamente uno dei suoi migliori match con la maglia del Pisciotta. Promosso a pieni voti.

Savino Cristian 7: i modi spesso non sono spicci, ma un difensore deve farsi valere. Insieme a Cappuccio forma una coppia di gente poco raccomandabile… per gli attaccanti avversari! Interventi di testa, anticipi, uscite palle al piede e la sensazione che il muro non si sgretolerà. E infatti così è. Il goal preso nel finale è solo un piccolo calo di tensione. Roccioso.

Cappuccio Giuseppe 7: difensore all’antica. Quando serve palla in tribuna e pedalare, quando si può impostazione bassa. Un po’ impreciso in alcune uscite, ma quante azioni avversarie stoppa? Dopo la decima ho perso il conto. Tenta la fortuna su calcio di punizione perché è pur sempre un bomber nel sangue, ma la palla impatta sulla barriera. Il fatto che possa giocare in difesa e in avanti con uguale rendimento è una delle chiavi della stagione.

Greco Carlo 7,5: dal nord con furore. Ritorna in patria e si mette subito al servizio della società, dell’allenatore, dei compagni. Probabilmente se gli avessero chiesto di tracciare il campo come ai vecchi tempi o di pulire gli spogliatoi avrebbe fatto anche quello. Scherzi a parte. Una prestazione mostruosa. Si accorcia le maniche della maglietta e difende, spinge come un ossesso, sfiora più volte il goal e tanto tanto altro. Decisivo come non mai per le sorti della squadra. Eletto di diritto come uno dei papabili ad essere il man of the match.

Caramuta Nello 7,5: un primo tempo in cui ti chiedi: è lui o Essien? Una mezzala di corsa e di qualità. Regala palloni d’oro ai compagni, recupera decine di palle, sfiora il goal più volte. Prestazione da stropicciarsi gli occhi. Nella ripresa cala un po’, ma nel finale esce fuori prepotentemente dando una mano ai compagni in tutte le zone del campo. Se il centrocampo del Pisciotta è sempre questo, ne vedremo delle belle.

Tortora Giovanni 8: sono tentato di punirlo, come di sovente faccio con la gente di qualità superiore che potrebbe fare di più. Stavolta sto qua ad interrogarmi se quei 5-6 goal sbagliati, vuoi per sfortuna vuoi per pigrizia e troppa sicurezza, possano influire sul voto. Ma non ce la faccio. Ho negli occhi una partita di un regista splendido che porta a spasso gli avversari e trascina dietro di se i compagni. Dribbling, lanci, giocate di suola, invenzioni sparse, e autonomia fino al 90esimo più recupero. Una gioia per gli occhi e per la mente. E allora, signori, una volta tanto soprassediamo sul fatto che non abbia segnato nonostante le sue infinite occasioni. Per me è lui il man of the match. Sublime.

Cutrí Roberto 7: inizia con la marcia alta. Sradica subito due palloni dai piedi avversari e tira in porta al volo. Sarebbe stato goal ma il difensore interviene. Il suo primo tempo è gagliardo, tosto, a tratti roccioso. Lui e Caramuta sono degni scudieri dell’imperiale Tortora e il centrocampo domina in lungo e in largo. Nella ripresa, come capita a Caramuta, c’è un minimo di calo fisiologico, ma i livelli restano alti e i palloni recuperati tanti. Bob King non perdona.

Di Blasi Gaetano 8: ma che partita ha fatto? Irreale. Uno Zambrotta biondo prestato ai campi di terza categoria e messo nel ruolo di attaccante esterno. Lui, però, non rinuncia ai suoi principi di terzino/ala a tutto campo e corre, corre come se non ci fosse un domani. Corre alla Forrest Gump. Gli avversari sono domati a suo piacimento, le fughe in avanti costanti e puntuali come un orologio svizzero. Crea tanto e alla fine raccoglie: un goal spettacolare a seguito di una fuga sulla fascia, destro a incrociare e poi applausi verso la tribuna. Sei tu che meriti applausi, caro Gaetano. E noi te li facciamo volentieri.

Mautone Vito 8: l’immagine che rimane nella storia non è quella dei due goal e delle altre occasioni create. Non è neanche quella delle invenzioni per i compagni. No. La foto del suo incontro è il triplo dribbling che effettua a pochi minuti del termine a centrocampo. Non ho molto da aggiungere, semplicemente è di un’altra categoria. Doppietta decisiva e tanto altro. Gli aggettivi sono sprecati per lui. Mi limito a dire: meraviglioso!

Supino Angelo 6,5: in un attacco formidabile lui si dedica alla manovalanza di fascia sfruttando sempre le sue indubbie qualità di corsa e tocco. La qualità non manca, ma il mezzo voto preferisco rimandarlo ad altri match perché può e deve fare meglio. Ad ogni modo porta la pagnotta a casa scambiando bene con Mautone, arrivando spesso in area, crossando e mettendo sempre un certo volume di gioco in campo. Alla fine esce, soddisfatto. E noi siamo soddisfatti quanto lui.

Subentrati Nicola De Simone, Lorenzo De Simone, Giovanni Savastano, Fedullo Fabio, Agresta Vincenzo voto 6: giocano chi più e chi meno nella ripresa e si fanno valere. In una lunga stagione sono fondamentali tutti e lo saranno sempre di più. Applausi a loro.

Coach Lucia Marco 8: avesse sotterrato di goal l’avversario nessuno avrebbe potuto controbattere. Il 3-1 gli sta stretto. La sua squadra crea palle goal col pallottoliere, gli uomini in campo sono messi perfettamente nei loro ruoli, le sostituzioni sono giuste. Insomma, una grandissima lettura del match da parte del nostro coach, ma questa non è più una novità. Il 4-3-3 è fluido, gli uomini sanno scambiarsi bene nelle posizioni e aiutare il compagno in difficoltà. Spirito di gruppo e idee tattiche. Il Pisciotta gioca bene. Questa è la frase migliore che può sentirsi dire. Complimenti mister!

Menzione particolare per il minuto di silenzio misto agli applausi, dedicato al nostro amato Franco, che qualche giorno fa ci ha lasciato, ma che rimarrà sempre nei nostri cuori. Voto 10 a te Franco e veglia su di noi da lassù.