Semifinale playoff: Asd Pisciotta Calcio 2022 – Ac caprioli

Asd Pisciotta Calcio 2022 – Ac Caprioli 1-0 (Mautone Vito)

Voto alla squadra 9,5: c’è stato un momento del secondo tempo in cui in lontananza mi è apparso il fumo verde e quasi mi sembrava di sentirne l’odore acre e intenso. Una coltre che romanticamente si stagliava all’orizzonte coprendo anime e virtù.

Il fato non era pago di derby, non ne aveva abbastanza, voleva ancora giocare con le volontà e i sentimenti di due popoli.

Il popolo in biancoverde ha aspettato quasi in silenzio il suo turno e poi è esploso.

Qualità in campo e sugli spalti.

Mentre scrivo odo i suoni del carosello di macchine che imperversano come se non ci fosse un domani.

I ragazzi ci hanno ancora una volta regalato delle emozioni così forte che sono quasi insostenibili.

Una partita secca, arcigna, ostica, antipatica contro un avversario deciso e ben messo in campo.

Non era facile. Stavolta non lo era neanche un po’.

Pisciotta tutta, alludo alla comunità senza distinzioni, ha potuto godere di uno spettacolo senza precedenti. Meritava tutto ciò.

Adesso esultate amici. Esultate. Ve lo siete meritato.

Da domani però testa alla finalissima.

Per il momento vi dico grazie. Grazie per le emozioni e grazie per le lacrime nascoste da un paio di ottimi occhiali da sole.

Cappuccio Giuliano 9: un parata dietro l’altra come se fosse una collezione di meraviglie. L’esperienza e la qualità di un portiere meraviglioso sono servite a frapporsi al forsennato inseguimento del Caprioli verso la rete.

Stupefacente nel fare sembrare facili interventi di per se molto complicati.

Prende una botta alla testa nella ripresa, ma continua imperterrito a dettare legge.

A fine partita un abbraccio con Chirico, altro magnifico estremo difensore.

Gioia, sorrisi, stanchezza.

Decisivo? Di più, molto di più.

Cammarano Davide 8,5: la perfezione non esiste nel mondo terreno, ma la si può ricercare comunque. Lui lo fa portando a termine un match imperante.

Di Blasi cerca di insinuarsi nelle pieghe delle magliette biancoverdi ma lui è un muro costituito da granito puro.

Recuperi e anticipi, caviglie morse, volontà pura, sovrapposizioni in avanti come se non ci fosse altro che l’orizzonte in verticale del campo.

Una partita che dovrà vedere e rivedere in modo da potersi fare un plauso. Lo merita.

Spettacolare.

Savino Cristian 8,5: ha un solo obiettivo stampato nella mente: condurre la squadra in finale.

Riesce nell’impresa con un match stupefacente che rappresenta la summa di tutto quello che un buon difensore deve fare in campo.

Il rettangolo verde è la sua piscina e lui ci sguazza un lungo e in largo, anticipando avversari, dispensando saggezza e grinta, volontà e serietà.

Mastodontico nel finale in cui le energie sono finite, ma lui ha ancora fiato in corpo per recuperare e spazzare.

Il suo football antico è una certezza.

Roccia.

Cutrí Vito 8: mezzo voto in meno rispetto al compagno di reparto perché perde due palloni sanguinosi e che potevano costare caro.

Sul primo rimedia bene, sul secondo rimediano epr lui i compagni.

A parte queste due defaillance, offre una prestazione commovente.

Presente a se stesso dovunque e comunque, si aggira per tutta la trequarti difensiva elargendo pillole che provengono dal perfetto manuale del difensore.

Una certezza, senza ombra di dubbio.

Greco Carlo 8,5: il salvataggio che effettua in area dopo lo svarione di reparto, è una pillola che vale una stagione.

Un segno inequivocabile della sua grande condizione fisica e della sua qualità.

Diagonali chiuse alla perfezione, sovrapposizioni continue sulla fascia, la sensazione che qualunque cosa succederà lui ci metterà una pezza.

Mi aveva promesso un grande match, non si è sottratto. Indice di serietà e passione.

Baluardo.

Supino Angelo 8: l’uomo chiamato Supino sfoggia le sue qualità e spesso porta a scuola gli avversari, sorpresi di fronte a questo concentrato umano di corsa, qualità e sostanza.

Concreto quando serve, svolazzante quando occorre, sfiora ripetutamente il goal oltre a donare ai compagni più di un pallone invitante.

Una punizione a lato di poco lascia intravedere anche la sua capacità su calcio piazzato.

Nonostante il caldo opprimente, la sua chioma bionda sfreccia fino alla fine, fino a confine, fino alla finale.

Tortora Giovanni 8: cosa devo dirvi, amici? Perde la testa nel finale ( e non è la prima volta) e la doppi ammonizione gli costa la finalissima. Meriterebbe di essere bacchettato, ma non posso in nessun modo togliere punti che gli spettano.

La sua pagella è di almeno mezzo voto in meno perché in qualche modo voglio dimostrargli la mia rabbia.

Alla fine però, ho negli occhi ancora le sue giocate. La sua capacità di uscire palla al piede da situazioni impossibili per i comuni giocatori è una cosa che rimane nell’animo e nella mente.

Allora dico: Giovanni, perché lo hai fatto? Perché ci hai lasciati senza la tua immensa e superiore leggiadria, la tua leggerezza?

La verità è che il magnifico Tortora è un comune essere umano e può sbagliare come tutti noi.

Resta, per quanto mi riguarda, sublime.

Cutrí Roberto 8: vede sibilare di fianco avversari alcune volte più veloci di lui, ma non si dà per vinto e contrasta usando testa ed esperienza oltre che fisico.

Nonostante il caldo riesce a rimanere sintonizzato su frequenze altissime per tutto il match.

Recupera una infinità di palloni, ripulisce possessi, si inserisce.

Prezioso come pochi, importante come nessuno.

Il suo è un ruolo chiave nello scacchiere di mister Lucia.

Roccioso.

Mautone Francesco 8: era atteso alla partita della maturità e posso dire che ha risposto presente.

Una presenza costante sulla fascia e anche in mezzo laddove si è inserito da prima punta.

Sfiora il goal ripetutamente con le sue entrate in area, a volte non riesce ad essere concreto solamente perché la sfortuna ci mette lo zampino maligno.

Un giocatore però non lo vedi solo dal tabellino, ma soprattutto dal sudore che getta in campo e che rimane sulla maglietta.

Lui lo ha fatto. Ha lottato anche con un piede e mezzo a causa di una botta.

Questo è il Francesco che ci piace.

Cappuccio Giuseppe 8: il ritorno di un grande capitano coincide con il ritorno del Pisciotta vero e non è un caso, ovvio che no.

Basta la sua presenza per dare sicurezza ai compagni e timori agli avversari che lo conoscono bene, eccome se lo conoscono.

Lotta e sgomita e poi cerca di raccogliere quanto seminato con un paio di punizioni dalla distanza (quanto ci sono mancate?) e alcuni bellissimi duetti con Vito Mautone che calcisticamente parla la sua stessa lingua.

Non giocava da due mesi, con la voglia e la passione è rimasto in campo per 90 minuti più recupero.

È rimasto nonostante le onde alte. È rimasto sprezzante del pericolo.

Brividi, caro Capitano. Brividi sulla pelle.

Mautone Vito 10 e lode con bacio accademico ed encomio del magnifico rettore: caro Vito ti scrivo perché è la cosa che mi riesce meglio. Hai presente quello che hai fatto?

No, dico. Hai presente?

Te lo spiego io se non hai compreso.

La tua palla in fondo al sacco ha risvegliato coscienze primordiali, ha rivitalizzato mente e corpo, ha donato un senso alle palpitazioni e al sudore, al sangue dei tuoi compagni.

Tu, unica differenza tra te e loro, sei stato il messaggero perfetto di un sentimento collettivo.

In quella tua palla all’incrocio c’erano i cori dei tifosi, lo sforzo dei tuoi compagni, la passione di un intero popolo.

Gli Dei del Football hanno scelto te.

Vanne fiero, amico mio e ti prego non dimenticare mai queste emozioni.

Subentrati: Agresta Vincenzo, Di Blasi Gaetano, Valentino Mautone 7,5: è festa per tutti. È festa anche per loro che in sostituzione dei compagni sono stati una garanzia.

Mister Marco Lucia 9,5: per il 10 ci sarà tempo.

Il nostro coach sente la tensione poco prima del match, la avverto a pelle, la scruto. La rispetto perché rappresenta la tensione di tutti noi.

Giocarsi una stagione in un match secco è quanto di più crudele possa esistere nel mondo del calcio.

La porta a casa con la grinta, con la passione che lo contraddistingue, con le scelte giuste e gli atteggiamenti corretti.

Mister, il sogno nel cuore continua per tutti.

Tu sei il condottiero.

Rimani te stesso sempre e comunque e giochiamo questa finale.

Daje Mister!