Pisciotta Calcio 2022 – Virtus Buxentum

Voto alla squadra 7,5: mica era facile rialzarsi dopo il tonfo di Domenica scorsa? Eh no. Cappuccio coach ha voluto dare lo sprone decisivo ai suoi e nella formazione iniziale addirittura fuori per scelta tecnica i due Mautone in attacco. Il primo tempo è di attesa e mantenimento dello status quo, la ripresa con le frecce in campo vede l’affermazione giusta dei biancoverdi. Adesso turno di riposo e ci voleva, ma già testa alla prossima. C’è di che essere felici.

Cappuccio Giuliano 6,5: la Virtus preme a tratti, ma lui non deve dannarsi l’anima. Respinge benissimo una punizione di Greco nel primo tempo e poi si limita a qualche parata facile e alla sua leadership consueta, da grande capitano. Nel finale è uno dei più tesi e domanda ogni 10 secondi “quanto manca”. Coraggioso.

Cito Aniello 7,5: sulle sue doti non ho più dubbi, ma mai li ho avuti. Che l’avversario sia tecnico come nel primo tempo o più sgusciante come nel secondo, lui si fa trovare sempre pronto. Alla sua unica sbavatura rimedia una frazione di secondo dopo. Anticipo e senso della posizione, tranquillo nell’impostazione, sempre a petto in fuori. Cito, in tre match da titolare, non ne ha sbagliato uno. Roccia.

Montuori Alfonso 7,5: quando sarà al 100% cosa vedremo in campo? Dio mio bisogna prepararsi bene. Ora sarà massimo al 65/70 di percentuale e già fa la differenza, eccome se fa la differenza. Inizia anticipando un avversario e finisce anticipando un avversario. Nel mezzo recupera e imposta, spazza e riparte, scivola e rammenda. Il tutto da leader centrale della finta difesa a 3. Una prestazione di altissimo lignaggio così come di alto profilo è lui. Muro.

Petrone Antonio 6,5: diviso tra la difesa e il sostegno all’attacco, porta a termine un match giudizioso. Non è facile stare a sinistra per un destro di piede, ma lui ha dimostrato già varie volte di poterlo fare e anche alla grande. Si divide i compiti con Angellotti e i due dialogano bene spesso e volentieri rischiando il giusto. Batte angoli che sono sempre da leccarsi i baffi e alla fine dei conti porta a casa eccome la pagnotta. Disciplinato.

Cutrì Vito 7: quando si distende sulla destra è un piacere per gli occhi. Sulla fascia sprigiona tutto il suo potenziale senza dover temere più di tanto perché in fin dei conti le spalle sono coperte da Cito. Non si limita solo all’offesa, ma contiene bene quando transitano dalla sue parti. Fa salire la squadra con la progressione e la facilità di calcio. Un partitone, yes. Carrarmato.

Mautone Valentino 6,5: deve legare centrocampo e attacco, questo il suo compito. Gli avversari lo controllano a vista, ma lui trova sempre il modo per sgusciare tra 100 gambe. Si propone, effettua sponde, corre ovunque e quindi la lucidità non può essere al massimo. Ad ogni modo ha 7 polmoni, ma questa mica è una novità. Nel finale di gara avverte un fastidio e deve uscire. Centrocampista totale.

Cutrì Roberto 6,5: nella valutazione paga assai il primo tempo non idilliaco. Ci mette un po’ per entrare in partita e perde due o tre palloni che potevano essere sanguinosi. Si riabilita verso il finale di frazione, prodromo di quello che sarà nella ripresa. Inizia ad imperare, a mettere giù palloni su palloni, a ripartire come solo lui sa fare. Sfiora il goal un paio di volte e l’impressione è che prima o poi riuscirà a trovarlo in questa stagione. Finale di gara imperioso. Qualità e quantità.

Supino Angelo 7: prima gara stagionale da mezzala ed è un bel vedere. Sfrutta pienamente il sinistro che madre natura ha inteso dargli alla nascita. Una delizia quando esce palla al piede da situazioni scabrose, una gioia per gli occhi quando con tranquillità gestisce il gioco a suo piacimento. Allarga e accorcia, tenta anche la via del goal. Non si può dire che sia sprecato da centrale di difesa o terzino perché ha fatto prestazioni estasianti, ma da mezzala… eh beh, signori miei da mezzala… Freccia.

Angellotti Alessandro 6,5: lui e Petrone formano la catena di sinistra. Il giovane talento, mancino di piede, a volte sembra eccessivamente tranquillo, ma è la serenità dei forti. Pur senza strafare, gestisce palla ed uscite quasi sempre in modo pulito ed è suo il primo tiro in porta della gara. Qualche sbavatura, ma sono peccati veniali. La fascia è sua fino a prova contraria e lui sta ripagando le aspettative. Grande acquisto.

Fedullo Aniello 7,5: gli allenamenti in settimana non tradiscono evidentemente e lo scorcio di partita di Domenica aveva dato alcune sensazioni anche a noi. Titolare. A crudo. Come non ci fosse un domani. Caccia una personalità mia avuta prima, dimostrando come il football e la crescita personale siano una questione mentale prima che fisica. Nel primo tempo complesso, Fedullo Junior è l’unico a saltare sistematicamente l’uomo e il solo a creare grattacapi alla retroguardia della Virtus. Un bel vedere. Controllo e sinistro che canta. Tenta la via del goal. Inizia bene anche nel secondo e sfiora ancora la segnatura. Ci arriverà quanto prima a bucare la rete avversaria. Sublime.

Fedullo Fabio 6,5: bomber Fedullo ha il compito più gravoso della compagnia: agire da centroboa. Palloni giocabili? Pochissimo. Lavoro spalle alla porta? Tanto. Si porta a spasso un centrale a turno e poco non è, liberando qualche corridoio ai compagni. Esce nell’intervallo, ma la maglietta come sempre profuma di impegno. Immarcescibile.

Subentrati:

Mautone Vito 7,5: Man of the match. Chi se non lui? La doppia M entra in campo per demolire le certezze della Virtus. Compito portato a termine splendidamente. Si mette più largo del solito e inizia subito a regalare progressioni, tocchi, velocità, qualità. Lo scambio con Mautone Francesco nell’occasione del goal è quanto di più bello si potesse vedere al Momi Giovine oggi. Sfiora anche la doppietta a più riprese. Un arma bianca partendo dalla panca. Maestoso.

Mautone Francesco 7: lui e il compare rivoltano la partita come un calzino. L’azione del goal la abbiamo ancora negli occhi e nella mente e fortunamente rimarrà in video. Spacca la partita come nessuno poteva fare. Sguscia, scatta, tira. Un pelo di precisione in più non guasterebbe, ma cosa vuoi dirgli? Arma impropria… per gli avversari. Magnifico.

Di Blasi Gaetano 6: esperienza totale per tenere palloni e fermare avversari assetati di pareggio. Guadagna un paio di punizioni, si spende in rincorse continue. Prima della gara, sul rettangolo verde, gliel’ho detto: “a distanza di tanti anni, amico mio, rispetto a quando giocavamo insieme nel Pisciotta, tu hai ancora voglia e mentalità di giocare. Ti apprezzo e ti stimo”. Un Signore del Calcio.

Inverso Armando 6: dentro nel finale per tenere palloni e sfruttare la dinamicità. Fa confusione tecnicamente, ma dal punto di vista meramente quantitativo risulta importante. Sempre al centro del ring a guadagnare secondi. Stile da rivedere, ma utilità innegabile. Prezioso.

Coach Cappuccio Giuseppe 7,5: qualche muso storto c’era stato in settimana. In campo e sulle tribune. Cappuccio ha avvertito l’aria pesante e con grande personalità ha fatto fuori nella formazione iniziale due mammasantissima come i Mautone. Scelta coraggiosa. Comoda. Ha cambiato anche abbastanza la tattica e l’atteggiamento della squadra. Aveva solo da perdere contro la brava Virtus Buxentum. Invece ha avuto ragione lui. Doppia M in campo nella ripresa e partita stappata con bello stile. Riesce ancora una volta a scansare miracolosamente l’espulsione. Personalità in dosi industriali.

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