Ac Caprioli 1974 – Asd Pisciotta Calcio 2022

Voto alla squadra 6,5: non credete che sia facile per me valutare a caldo questo incontro, ma la serietà che mi contraddistingue non mi permette di esimermi dall’esercizio. Mi perdoneranno in anticipo i miei compagni per qualche errore probabile di valutazione o dimenticanza, ma la partita è stata molto emozionante anche per me.

I primi 10 minuti sono da pianto greco: infortunio grave per capitan Cappuccio e goal subìto per grave indecisione difensiva. Ingredienti che ammazzerebbero un toro. Il Pisciotta si rialza con le unghie e con i denti e riesce a ribaltare la situazione, con qualità e mentalità contro una compagine che a gennaio si è rinforzata pesantemente e merita di stare nelle prime posizioni della graduatoria. La sfortuna sulle occasioni mancate e l’assalto finale del Caprioli, con il peccato grave di non aver spazzato alcune palle in tribuna, costano al Pisciotta la contro rimonta nei minuti finali. La dea bendata è girata ancora dall’altro lato. Si riparte con una bella prestazione in tasca e la classifica ancora corta, fortunatamente.

P.s. La partita è stata bella, emozionante. Il tifo e i comportamenti in campo, a parte i momenti di nervosismo fisiologici, sono quelli che vogliamo tutti vedere ogni weekend. Complimenti all’AC Caprioli per la vittoria e per tutto il resto.

Cappuccio Giuliano 5,5: presente sulla scena del goal che sblocca la partita inevitabilmente. La sua uscita è avventurosa, ma va detto che la palla se la chiama. Il difensore non capisce e il patatrac è bello che confezionato. Assolto per mancanza di prove sufficienti, ma resto dell’idea che qualcosina in più poteva farla. Il Caprioli a tratti preme ma lui non si deve dannare l’anima. Para quello che deve parare.

Cammarano Davide 6: parte terzino poi è costretto a giocare attaccante. Sbriga bene le cose sulla sua fascia di competenza. Si allarga e si accentra che è una bellezza, facendo valere corsa e qualità. Non è continuo nell’incedere, ma sicuramente è sufficiente.

Serra Damiano 5: sul goal lui è il principale indiziato. Non riesce a frenare il suo intervento nonostante Cappuccio si chiama la palla. Capita anche ai migliori. Continua su buoni livelli anche se va in difficoltà soprattutto all’inizio. La sua valutazione però è giocoforza rovinata. Esce durante l’intervallo.

Cutrì Vito 5,5: la sofferenza dei primi minuti colpisce anche lui. Si riassesta e continua su alti livelli pur sbagliando qualcosa in fase di rifinitura. Nella ripresa resiste fino al difficile finale dove il Caprioli ribalta il banco. Non ha colpe specifiche, ma una difesa centrale che perde beccando 3 goal difficilmente può salvarsi nelle valutazioni, vuoi o non vuoi.

Supino Angelo 6,5: lui non ha niente da recriminare. Nel primo tempo è un cavallo di fascia che regala sgroppate e cross invitanti. Nella ripresa diventa centrale di difesa e imposta il gioco. Sta crescendo a vista d’occhio, chiaro. Sempre più biondo e fondamentale per gli equilibri di squadra.

Mourad Hassibum 5: dispiace punirlo oltre i suoi demeriti, ma la doppia palla che perde nel finale praticamente regala il goal ai suoi ex compagni e decreta la sconfitta. Nel primo tempo ha sofferto tanto, regalando possessi agli avversari, nella seconda frazione è sembrato nobilitarsi, ma poi ecco il cataclisma finale.

Cutrì Roberto 6: al centro del ring, come cantava Ligabue: “una vita da mediano a recuper palloni”. A differenza del centrale della canzone lui i piedi buoni li avrebbe anche, ma lo dimostra solo raramente. Ha il pregio di essere sempre presente e ,nonostante gli errori, è utile. Sfiora il goal.

Caramuta Aniello 6: scarsa lucidità anche per lui nel finale di gara, ma non si può non premiare tanta corsa e tanta sostanza. La girata fuori di un millimetro avrebbe meritato miglior fortuna. Tante altre giocate di alto livello. Sfortunato, ma presente a se stesso e anche agli altri.

Cappuccio Giuseppe 6: capitan Cappuccio dopo pochi istanti di gara subisce un colpo, si accascia a terra ed esce infortunato. Ginocchio che fa crack con tutta probabilità. Non riesco neanche più a maledire la sfortuna nera. Capitano, ti siamo vicini.

Mautone Vito 7: non ha il ritmo partita per 90 minuti, ma lui se ne infischia. Si mette largo e poi si stringe, riparte e dribbla, sfiora il goal e poi lo realizza alla grande. La doppietta per poco non arriva. Cosa vuoi dirgli? Io niente. Io posso solo promuoverlo a pieni voti. Il magnifico Mautone si back.

Mautone Francesco 8: mostruoso. Con un ginocchio a pezzi e antidolorifici in corpo, disintegra la difesa del Caprioli a più riprese, come la tortura della goccia che a poco a poco scava nel cranio del malcapitato di turno. Realizza il goal che avvia il ribaltone, sfiora la doppietta, scappa che è una bellezza. Una delle migliori prestazioni, purtroppo non accompagnata dalla vittoria.

Subentrati: Fedullo Fabio 6: bomber Fedullo entra e sfiora il goal del 3-1 con una girata perfetta. Peccato.

Di Blasi Gaetano 6: si mette al servizio dei compagni come al solito effettuando buone giocate e facendo salire la squadra.

Petrone Antonio 5,5: sulla valutazione pesa come un macigno la difficoltà nel secondo tempo, in modo particolare nel finale. Peccato perché nella prima frazione era stato uno dei migliori con qualità e quantità sulla fascia di competenza. Un’esperienza quella del derby che sicuramente gli sarà utile nell’immediato futuro calcistico.

Mautone Valentino 6: idolo della tifoseria. Entra nei minuti finali accolto da ovazioni su ovazioni. Effettua due giocate di alto livello. Valentino is back? Lo speriamo tutti.

Agresta Vincenzo 6: sostituisce Serra e gioca da terzino sinistro, il suo ruolo. Buone respinte senza andare per il sottile.

Mister Lucia 6: auguri mister. Il compleanno poteva essere accompagnato da una vittoria, ma pazienza. La prestazione c’è stata. Dopo l’inizio deleterio, la squadra ha risposto presente. Purtroppo ancora una volta la gestione del risultato è stata pessima. Si riparte ancora una volta con rientri di infortuni vari e con capitan Cappuccio che probabilmente starà fuori a lungo. Sfortuna nera.