Asd Palinuro 2023 – Asd Pisciotta Calcio 2022

Risultato finale 2-3 (Mourad, Caramuta, Cappuccio Giuseppe)

Voto alla squadra 7: oltre le difficoltà e la sfortuna i ragazzi di biancoverde vestiti tornano alla vittoria che mancava da troppo tempo. Si vince anche sulla terra battuta finalmente ed è un segno tangibile. Primo tempo ai limiti della perfezione, un 2-0 netto. Nella ripresa l’antica legge del football non scritta che recita: goal mangiato goal subìto. Ebbene le reti sono due. Palinuro mai domo ed in inferiorità doppia, sfiora il clamoroso vantaggio, ma i ragazzi di mister Lucia gettano il cuore oltre la sabbia mista ad acqua e terra presente nel famoso “rettilineo di Palinuro”. Un rigore all’ultimo secondo in un finale al cardiopalma può essere il segno della rinascita. Arbitraggio non sufficiente sicuramente, va detto. Mi sento di fare gli auguri sinceri alla compagine giovane del Palinuro che, dato i valori visti oggi, non merita certo l’ultima posizione in graduatoria. Gran bel match e complimenti ad entrambe le squadre. Si riparte!

Cappuccio Giuliano 8: la parata che sfodera nel finale non è reale, non può esserlo. Siamo chiaramente di fronte ad un raggiro della mente. Come ha fatto a respingere quella palla? Lo sa solo lui forse. La doppia inferiorità in categorie del genere può voler dire tutto, ma neanche niente. Lui salva capra e cavoli con un miracolo sportivo che ancora riluce negli occhi dei fortunati presenti. Non che prima non avesse fatto ammirare la sua classe infinita. Portierone, se ne esiste uno in queste categorie.

Lerro Aniello 7: ebbene si, amici. Lo premio ancora. La sua sicurezza sulla fascia contro avversari forti e su un campo ostico lo fa saltare definitivamente alla ribalta. Ormai, e non commetto sacrilegio nel dirlo, può essere considerato come potenziale titolare. Anno 2006, non dimentichiamo. A Pisciotta oltre a fare bel calcio si coltivano anche talenti. Sicuro e impertinente.

Cutrì Vito 7: stavolta non c’è un centrale adattato al suo fianco bensì l’esperto Montuoro e lui tira un sospiro di sollievo grande quanto una montagna. Sulla sabbia bagnata e sdrucciolevole si fa valere sempre, in anticipo così come di attesa, a difesa piazzata e con la linea alta. Si propone anche in impostazione. Sui goal subìti sono colpevoli tutti, ma stavolta voglio premiare i ragazzi. Uomo di marmo.

Montuori Giuseppe 7: “l’anticipo vivente”, così lo chiamano nei peggiori bar della zona. Posizione e mentalità. Nient’altro. Hai detto niente, aggiungo io. La somma di tutto quello che un difensore deve essere, senza fronzoli e ricami. Se serve palla in tribuna. Nella scena dei goal c’è anche lui, ma non riesce ad opporsi. Esperto.

Agresta Vincenzo 7,5: mezzo voto in più perché in fin dei conti siamo tutti un po’ Agresta. Appassionati viscerali di calcio, malati se vogliamo. La sua migliore partita stagionale e ci voleva poco dati i precedenti non idilliaci, ma lui su un campo del genere ci sguazza. Anticipa e rilancia, contrasta e riparte. Sfiora il goal con una bordata dai 35 metri che il portiere gli nega con un balzo felino. Presente sulla scena del goal di Mourad grazie alla punizione tagliata bene in area. Partitona.

Mourad 8: è ovunque. A destra, a sinistra, in mezzo, avanti e indietro. Onnipresente. Sarebbe stato uno dei migliori anche senza il bonus, ma ad un certo punto decide di andare in progressione e mettere nell’angolino una staffilata di pura potenza mista a precisione. Goal importantissimo perché stappa come un buonissimo champagne la partita bloccata. Continua a ricamare, a regalare geometrie, a ripulire palloni per i compagni fino alla fine. Insostituibile? Si, assolutamente.

Caramuta Aniello 7,5: sarebbe al pari di Mourad come voto, ma mezzo glielo levo perché nella ripresa soffre un po’ in fase di ripiegamento. Nulla di tangibile sia chiaro. Avrà pure il diritto di essere stanco dato che è da inizio anno che tira la carretta. Leader tecnico assoluto. Gioca un primo tempo estasiante e la ciliegina del goal, un po’ fortunoso, lo fa entrare ufficialmente nel tabellino stagionale. Caramuta possiede, così come Mourad, del dono dell’ubiquità essendo che si materializza in tutte le zone del campo. Campione.

Supino Angelo 7: partita di grande maturità tecnica ma soprattutto mentale. Non disperde la sua qualità su un campo a lui ostile, ma rimane sintonizzato con le unghie e con i denti. È una mezzala, l’ho già detto e lo ripeto. In quella posizione di campo può sfruttare la corsa e la tecnica, può sentirsi libero. Presente sui calci piazzati e sugli angoli, regala perle sparse. Non continuo fino alla fine, ma non era certo facile. Il cavallo biondo ha ripreso a trottare.

Di Blasi Gaetano 7: ha un compito non facile, ovverosia battere tutta la fascia avanti e indietro con un movimento sussultorio e ondulatorio che non lascia punti di riferimento agli avversari. A volte si butta la palla avanti e la rincorre facendosi beffe delle leggi della fisica. Coriaceo nei contrasti, non regala nulla allo spettacolo ma dona tanto ai suoi compagni. Martello pneumatico buono per tutti gli usi.

Mautone Francesco 7: ennesima partita solida e ormai possiamo dirlo forse: finalmente sembra essere maturato. La sua tecnica unita alla velocità non erano state mai in discussione. Adesso le unisce alla mentalità ed è un bel vedere. Può fare tutta la differenza del mondo in queste categorie e lui lo sa. Corre come un ossesso dall’inizio alla fine regalando discese travolgenti e non realizzando un goal solamente per sfortuna, oltre che negligenza sua. Quando imparerà ad essere freddo potremmo parlare di un giocatore da doppia cifra costante. Freccia.

Cappuccio Giuseppe 7: ha il freddo glaciale nelle vene. All’ultimo secondo mentre intorno è un continuo protestare e gli epiteti aumentano insieme ai decibel con gli avversari a cercare di disturbarlo, lui sa già cosa fare. Guarda la palla e guarda la porta. Ci sono tre punti, vicini ma lontani. Lui li afferra con classe e coraggio. Solo 7 perché il goal che si divora sul 2-0 è troppo grave per uno come lui e poteva costare caro. Può sbagliare anche lui. La freddezza vivente.

Subentrati Petrone Antonio 6,5: in campo nel finale di gara, si comporta bene insieme a Lerro e merita la sufficienza piena per l’impegno e il coraggio in un momento complicato del match.

Mister Marco Lucia 7,5: come sempre inserisce la migliore formazione possibile e nonostante le tante defezioni ritrova i 3 punti, rocamboleschi ma meritati. La squadra è ben sintonizzata, si vede la mano del coach. Pochi fronzoli e palla in verticale, tiri da fuori che fruttano due goal, resistenza e un pizzico di fortuna. Tutti ingredienti importanti immessi nel calderone della vittoria ritrovata. Con il rientro dei vari infortuni avrà abbondanza, si spera. La gestirà alla grande come ha sempre fatto. P.s.la gestione dei vantaggi è l’unica grande pecca finora. Bisogna rimediare.